Questa statua raffigura la tenerezza di una madre nell’atto delicato ma fermo, mentre tiene il piccolo infante appoggiato col capo al suo seno, nell’abbandono di un sonno sereno e protetto. La donna è superbamente bella, altera, ammantata da una veste che le ingentilisce le forme affusolate, la rende leggera, togliendole gravezza e consistenza; l’abito è liscio, mentre ricade sulle piccole spalle, sui seni appena accennati; poi si dispiega in un ricco panneggio dalla vita ai piedi e richiama le dolci onde della chioma che incorniciano il volto languido e trasognato, rivelando il decorativismo lieve e sinuoso dello Jugendstil.
È scolpita nel legno di castagno e gli incavi e le sporgenze dei suoi toni caldi si fanno volume, senza dunque richiedere l’ausilio di cromie aggiunte: soltanto i luccichii dorati dei pochi ornamenti sono il garbato vezzo e la vanità della donna.